Decorato di Ordine Militare d'Italia, Medaglia d'Oro, Medaglie d'Argento
e una di Bronzo al Valor Militare, una Medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito.
Il battaglione festeggia il combattimento di Boschini, Rubbia e
Nad Logen sul Carso (12/08/1916) dove si guadagna la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Dal 19 febbraio 1920 adotta la cravatta azzurra, simbolo di fedeltà, onore e valore,
a ricordo dei Granatieri di Lombardia dai quali discende.
Costituito il 1 dicembre 1859 si scioglie il 31 dicembre 1986 ad Arzene (Pn).
Motto:"Acerrimus hostibus".
LE DECORAZIONI AL MERITO:
CROCE DI CAVALIERE DELL'ORDINE MILITARE D'ITALIA (ALL'ARMA DI FANTERIA, 1915-1918)
Medaglia d'Oro al Valor Militare - Nad Logem, Pecinka, Veliki Hriback - 1916
Medaglia d'Argento al Valor Militare - Spoleto, 1860
Medaglia d'Argento al Valor Militare - Durazzano, 1861
Medaglia d'Argento al Valor dell'Esercito - Friuli, 1976
MOTTO:
Acerrimus hostibus
ORIGINI:
Il giorno 1 ottobre 1976, sulla base dei Quadri e dei Fanti del LXXIII btg.f.arr. "Lombardia", viene costituito il 73° btg.f.arr. "Lombardia", ereditando dal glorioso 73° "Lombardia" la Bandiera, le tradizioni, il motto, le mostrine e il nome.
Il 73° trae le sue origini dalla Brigata
Granatieri di Lombardia, istituita nel 1859.
VICENDE E FATTI D'ARME:
1859
1 novembre - viene costituita la Brigata
"Granatieri di Lombardia", su 3° e 4° Reggimento, formata da
elementi del 1° e del 2° Reggimento "Granatieri di Sardegna".
1 dicembre - a norma del R.D. 29 agosto 1859,
in Genova, viene creato il 3° Reggimento "Granatieri di Lombardia",
da cui discende direttamente il 73°.
A costituirlo furono chiamati il II° e il IV° battaglione del
1° Rgt. Granatieri di Sardegna e la 2.a e la 4.a compagnia di
deposito del medesimo reggimento.
1860
17 settembre - durante l'assalto alla Rocca di
Spoleto, nella Campagna 1860-1861, per gli atti di valore si merita la
Medaglia d'Argento al Valor Militare.
"Per la bella condotta tenuta dal reggimento nella giornata dell'assalto della Rocca di Spoleto" (Spoleto, 17 settembre 1860).
14 novembre - è presente al
combattimento di Mola di Gaeta.
1861
28 gennaio - nella Campagna contro il
brigantaggio (1860-1870) si scontra, a Bauco, con una banda di mille
uomini.
giugno 1861 - sempre nel corso della lotta al
brigantaggio, nel corso del combattimento di Durazzano, il 2°
plotone della 10.a compagnia riceve, per l'intrepido comportamento, la
Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
"Per essersi distinto
nell'operazione contro il brigantaggio" (Durazzano, giugno 1861)
Al 2° plotone della 10.a compagnia
1866
24 giugno - durante la Terza guerra per
l'Indipendenza nazionale, prende parte alla battaglia di Custoza (Vr),
operando a est della località e nella zona di C. Cavalchina.
luglio - si porta prima a Treviso e poi a
Flumignano, dove lo coglie l'armistizio.
1870
partecipa alla operazioni per la presa della
città.
1871
1 aprile - in ottemperanza al R.D. 5 marzo
1871, sul riordinamento dei reggimenti di fanteria di linea, il 3°
Rgt. Granatieri di Lombardia assunse la denominazione di 73°
Reggimento Fanteria "Brigata Lombardia".
15 ottobre - con successivo decreto, in tale
data il nome viene modificato in 73° Reggimento Fanteria
"Lombardia".
1 novembre - dalla sua prima sede stanziale di
Messina (con il I° btg. distaccato a Milazzo), fu trasferito a
Salerno, costituendo distaccamenti di compagnia a Matera, a Melfi, a
Rionero, a Vallo della Lucania, a Scafati, ad Auletta e a Padula.
1872
partecipa alla Campagna contro il brigantaggio
in Campania.
8 dicembre - in seguito alla disposizione
ministeriale n. 16231, il Reggimento viene trasferito a Piacenza, con
il II btg. distaccato a Pavia.
13 dicembre - nella notte, la 12.a compagnia,
con un'energica e brillante azione, nei pressi di Padula, riesce a
sgominare la banda "Cappuccino" e a consegnare alla giustizia il capo
banda Carbone e il suo luogotenente Retta.
1877
26 marzo - impegnato in opere di salvataggio
durante l'inondazione del Tanaro, diede prova di abnegazione e
ardimento, distinguendosi in atti di coraggio, testimoniati da numerose
concessioni di Medaglie al Valor Civile a molti militari del reparto.
27 luglio - viene trasferito ad Alessandria,
con distaccamenti a Govi e a Tortona.
1879
3 settembre - viene trasferito a
Lecce, costituendo distaccamenti a Taranto, a Lagonegro, a Corato e a
Matera.
1881>
23 settembre - viene spostato a Spoleto, con distaccamenti a Terni e a Narni.
1884
25 agosto - da tale data e sino al 20 ottobre,
in seguito a ordine del Ministero della Guerra, inviò sei
compagnie per costituire un cordone sanitario a Sarzana, in occasione
dell'epidemia di colera scoppiata a La Spezia.
5 novembre - il Reggimento viene trasferito, via ordinaria, a Novara, sua nuova guarnigione.
1885
1 gennaio - il Reggimento giunge a Novara.
20 agosto - partecipa alle grandi manovre della Brigata Lombardia.
12 settembre - riceve l'onore della rassegna da parte di Sua
Maestà il Re Umberto I di Savoia.
1887
28 settembre - viene destinato al presidio di Vercelli, con
distaccamento a Pallanza.
1892
agosto - viene trasferito a Ivrea, costituendo distaccamenti a Biella,
a Cuorgnè e a Chatillon.
1895
1974
1 marzo - con lo scioglimento del Comando di
Fanteria del V° Corpo d'Armata, il LXXIII btg.f.arr. viene
inquadrato nella Divisione Corazzata "Ariete", con sede a Pordenone.
1976
1 ottobre - sulla base dei Quadri e dei Fanti
del LXXIII bgt.f.arr. "Lombardia", viene costituito il 73°
btg. f.arr. "Lombardia", che eredita dal glorioso 73° "Lombardia"
la
Bandiera, le tradizioni, il motto, le mostrine e il nome.
Sede viene definita Arzene (caserma Tagliamento), con un distaccamento a Latisana
(caserma Radaelli), restando inquadrato nella Divisione "Ariete".
Il 73° btg. f.arr. "Lombardia" (ex
LXXIII btg. f.arr.) si distinse nelle operazioni di soccorso alle
popolazioni colpite in occasione del sisma del Friuli (6 maggio 1976),
assicurando la propria presenza nell'abitato di Gemona, concorrendo
all'opera di estrazione delle salme e alla rimozione delle
macerie. Inoltre, fornì i primi mezzi per il sostentamento
logistico dei superstiti.
Nello stesso periodo inviò una compagnia nell'abitato di
Clauzetto, assumendo in proprio l'organizzazione logistica dell'abitato.
Per la sua condotta in questo frangente, la Bandiera è stata
decorata con la Medaglia d'Argento al Valore
dell'Esercito.
“ Impiegato in Gemona del Friuli in occasione del terremoto che colpiva una vasta zona della regione, si distingueva per la tempestività dell’intervento e per la nobile e spontanea gara di partecipazione e solidarietà coi gregari. Si prodigava, in condizioni di estrema difficoltà e senza risparmio di energie, nell’opera di rimozione delle macerie estraendo da esse sia alcune vittime sia numerosi superstiti. Fulgido esempio di umana solidarietà, di dedizione e di sacrificio ”. Gemona del Friuli, 6 maggio 1976 - 30 aprile 1977.
1986
01 ottobre - con lo sciogliemento delle Divisioni, il Battaglione passa alle dipendenze della Brigata Garibaldi.
10 ottobre - il Battaglione viene posto in
posizione "quadro".
31 dicembre - il Battaglione viene sciolto e
la caserma "Tagliamento" di Arzene passa al 120° btg. f.arr. "Fornovo"
che, da tale data, curerà sino al suo scioglimento, avvenuto
poi nel 1991, la manutenzione delle opere della fanteria d'arresto dislocate sul fiume
Tagliamento.
La Bandiera del 73°, che oltre alle decorazioni sopra menzionate si fregia della Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, è custodita a Roma, presso il Vittoriano nel "Sacrario delle Bandiere", assieme a tutti gli altri vessilli delle varie Unità soppresse dell’Esercito Italiano.
CROCE DI CAVALIERE DELL'ORDINE MILITARE D'ITALIA (ALL'ARMA DI FANTERIA)
"Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento: audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia" (1915-1918).
FESTA DEL CORPO:
12 agosto - anniversario del combattimento di
q. 212 di Nad Logem (1916)
CAMPAGNE DI GUERRA:
1860-61 (centro-meridione)
1860-70 (brigantaggio)
1866 (terza indipendenza)
1870 (Roma)
1915-18 (prima mondiale)
1940-43 (seconda mondiale)
CADUTI SUL CAMPO DI BATTAGLIA:
Ufficiali
Sottufficiali e Militari di Truppa
DECORATI AL VALOR MILITARE:
Ordine Militare d'Italia (Croce di Cavaliere) 6
Medaglie d'Oro 4
Medaglie d'Argento 224
Medaglie di Bronzo 239
Croci di Guerra 29
Testo:
Siam giovani guerrieri
siam figli della terra
d'Italia in pace e in guerra
nessun ci può fermar!
Il Reggimento bianco-azzurro
è il Reggimento della gloria
è nostra amante la vittoria
e il suo bacio conosciam!
Sognateci bambine
siam fiamme noi di vita
d'Italia schiera ardita
azzurra di valor!
Abbiamo cuore di soldati
abbiamo vesti di guerrieri
noi siamo fanti forti e fieri
nessuno mai ci piegherà!
Tanti atti di valore
il sole ha illuminato
le gesta del passato
serbiamo dentro il cuor!
Il nostro canto si solleva
traversa i monti il piano il mare
e vuole a tutti ricordare
..................
Superba è la Bandiera
del nostro Reggimento
che sventola nel vento
..................
Il Reggimento bianco-azzurro
è il Reggimento della gloria
la nostra amante è la vittoria
e certo mai ci tradirà!
URRA' URRA' URRA'
Testo:
Siam fanti forti e fieri
prole di granatieri
onor coraggio e fede
sono segni dei color!
Il Reggimento bianco-azzurro
è il Reggimento della gloria
è nostra amante la vittoria
il suo bacio conosciam!
Siam fanti forti e fieri
siam fiamme noi di vita
d'Italia schiera ardita
azzurra di valor!
Il Reggimento bianco-azzurro
è il Reggimento della gloria
è nostra amante la vittoria
il suo bacio conosciam!
Grande è la nostra fede
siam noi del Lombardia
quando la Patria invita
siam pronti a dar la vita!
Tanti atti di valore
il sole ha illuminato
le gesta del passato
serbiamo dentro il cuor!
Il Reggimento bianco-azzurro
è il Reggimento della gloria
la nostra amante la vittoria
e certo mai ci tradirà!
URRA' URRA' URRA'
GINOCCHIO RAMIRO
Tenente Colonnello, 73° rgt. fanteria
alla memoria - Data del conferimento: 31-12-1916 D.L.
Motivo del
conferimento
LAMA LUIGI
Maggiore Fanteria, Comandante del III btg. del 73° rgt. f.
"Lombardia"
alla memoria - Data del conferimento: 23-10-1921 R.D.
Motivo del conferimento
Ufficiale di
preclare virtù, saputo
che il proprio battaglione era impegnato in un’azione, interrompeva
volontariamente la licenza invernale, appena iniziata, per accorrere al
suo posto d’onore e di pericolo.
Assunto il comando di battaglione, in circostanze particolarmente
critiche, riusciva, con singolare perizia e con l’ascendente del suo
valoroso esempio, a trascinare all’assalto truppe già scosse, ed
a giungere per primo sulla tanto contesa posizione nemica, ove cadde
trafitto al cuore da baionetta austriaca.
Montello, 20 giugno 1918.
MONTI GUIDO
Tenente Fanteria, Assunse volontariamente il comando di un reparto del
73° rgt. f.
Data del conferimento: 3-3-1918 D.L.
Motivo del conferimento
Rinunciando
all’esonerazione e alla
riforma, assunse volontariamente servizio. Nominato ufficiale di
artiglieria, chiese e ottenne di essere addetto agli osservatori di
prima linea, nei quali, spesso ammalato, affrontò con entusiasmo
disagi e pericoli.
Più volte, sotto l’infuriare del bombardamento nemico che
interrompeva le comunicazioni, riuscì col suo personale
intervento a ristabilirle ed a mantenerle in efficienza.
Una volta, sebbene ferito e contuso in più parti del corpo e con
febbre alta, ricusò di ritirarsi dall’azione, nella quale
continuò per due giorni.
Il terzo giorno, visto un reparto di fanteria privo di ufficiali, ne
assunse il comando e lo condusse all’assalto di una fortissima
posizione, persistendo nella lotta sebbene nuovamente ferito.
Castagnevizza, Dosso Faiti, maggio-21 agosto 1917.
XIDIAS TIPALDO SPIRO
Sottotenente 73° rgt. f. "Lombardia" - 8a compagnia
alla memoria - Data del conferimento: 29-10-1916 D.L.
Motivo del
conferimento
Valorosissimo soldato, apostolo
di italianità, propugnatore con la parola, con lo scritto, con
il braccio, della redenzione del natio suolo triestino, durante
l’intera campagna fu primo tra i primi nei pericoli, nei disagi, nella
lotta.
Cadde eroicamente durante l’avanzata sul Carso, mentre, impavido,
rincuorando i dipendenti all’assalto, opportunamente appostava, sotto
la
tempesta dei colpi avversari, le sue mitragliatrici.
Nad Logem, 14 agosto 1916.
Caserma "Tagliamento" - Arzene (Pn)
Venne utilizzata prima dall’Aeronautica e poi dalla Fanteria.
Caserma "Carlo Alberto Radaelli" - Latisana (Ud)
Carlo Alberto Radaelli
Patriota e generale (Roncade, Treviso, 1820 - Latisana, 1909)
Partecipò all'insurrezione di Venezia nel 1848 e nel 1849 - caduta la Repubblica Veneta -
si trasferì in Piemonte, dove continuò a lavorare per la causa nazionale.
Fu al seguito della spedizione di M. Fanti nelle Marche e nell'Umbria (1860).
Nel 1862 fu addetto alla repressione del brigantaggio. Dal 1867 fu comandante della piazza di Palermo.
Fu collocato a riposo il 24 dicembre 1870.
Caserma "Luigi Bavilacqua" - Spilimbergo (Pn)
Luigi Bevilacqua (Medaglia d'Oro al V.M.)
Sergente (Genio, Capo squadra minatore della 2^ cp.)
Luogo di nascita:
Partito volontario per la zona di operazione allo scoppio delle ostilità,
dette costante fulgido esempio delle più elette virtù militari.
Guastatore volontario del reticolato nemico a M. Piana (luglio 1915);
collaboratore preziosissimo alla costruzione dell’osservatorio avanzato
del San Michele (novembre 1915); minatore di eccezionale tenacia al
cavernone di quota 219 ove, allo scoperto, tra il grandinare di proiettili,
aprì con mazzetta e pistoletto lo sbocco stabilito, dopo che il perforatore
era stato distrutto da una granata avversaria (19 agosto 1917);
lavoratore e fante all’occorrenza, tutta la sua opera fu di abilità
e di ardimento. Fiero del proprio compito, cui prodigò ogni sua energia,
due volte ferito (il 16 agosto 1916 a Gorizia, il 6 settembre 1917 a quota 241),
due volte rinunciò di essere allontanato dal suo posto.
Capo squadra incaricato dell’assestamento di un’interruzione, sotto il fuoco
e i tentativi di irruzione dell’avversario, incitò i suoi uomini e condusse
a termine il proprio compito, segnalandosi come sempre e dando prova di perizia
e di coraggio (Isonzo, 28 ottobre 1917). Nella sfida continua, tenace al pericolo,
cadde da valoroso mentre, in una zona molto avanzata, apprestava nuove e valide difese.
Basso Piave, 24 febbraio 1918.
L'origine
del reparto risale al 1937 quando, il 15 luglio, in Milano, venne
formata la
2ª Brigata Corazzata, composta inizialmente dal solo 3°
Reggimento Bersaglieri.
Nel novembre dell'anno successivo si uniscono l'8° Reggimento
Bersaglieri ed il 32° Reggimento Fanteria Carrista.
Il 1 febbraio 1939 la Brigata viene innalzata al livello divisionale,
assumendo il nome definitivo di 132ª Divisione Corazzata "Ariete".
La sorte della Divisione segue, durante i combattimenti nel deserto, quella delle truppe dell'Asse fino all'epica e contemporaneamente tragica battaglia di El Alamein che l'Unità affronta composta dal IX° Battaglione Carri, dal X° Battaglione Carri (proveniente dal 133° rgt. ed assegnato al 132° il 21 aprile 1942 per sostituire il VII btg. carri distrutto in combattimento) e dal XIII° Battaglione Carri (assegnato al 132° nel luglio 1942 in sostituzione dell' VIII° Battaglione Carri anche esso distrutto in combattimento).
Dopo essere riusciti ad arrestare
momentaneamente l'avanzata degli
inglesi, i carri superstiti della Divisione contrattaccano fino al loro
quasi totale annientamento.
Alle ore 15.30 di quel giorno viene inviato l'ultimo messaggio radio al
comando del Feldmaresciallo Rommel.
A seguito dei noti e tristi fatti
dell'8 settembre 1943 e dopo che
l'Unità tenta vanamente di opporsi alle truppe tedesche nella
battaglia per il possesso di Roma, l'Ariete II viene sciolta.
Viene ricostituita solo nel dopoguerra, più precisamente il 23 maggio 1948, quando si forma il Raggruppamento Corazzato "Ariete" che il 1 giugno dello stesso anno va a costituire la nuova Brigata Corazzata "Ariete" con sede inizialmente in Roma e successivamente in Pordenone dove troverà la sua sede definitiva.
E' in questi anni che l'Unità, a
seguito dell'adesione
dell'Italia alla NATO, comincia ad essere riequipaggiata con grandi
quantità di veicoli corazzati di produzione statunitense
(principalmente M4 Sherman con tutti i suoi derivati ed M26 Pershing)
ricevuti nell'ambito degli aiuti militari alle nazioni alleate.
Nel 1963 la Divisione Corazzata "Ariete" assume l'organico delle grandi
Unità dell'Alleanza Atlantica, articolandosi su una Brigata
Meccanizzata, due Brigate Corazzate ed una Brigata di Artiglieria.
Tale organizzazione rimane fino al 1968 quando viene abbandonata per
riprendere l'organico basato su Reparto Comando, 32° e 132°
Reggimento Carri, 8° Reggimento Bersaglieri e 132° Reggimento
Artiglieria Corazzata.
A seguito della ristrutturazione dell'Esercito Italiano del 1975, la Divisione incorpora le neo costituite 32ª Brigata Corazzata "Mameli", 132ª Brigata Corazzata "Manin" e 8ª Brigata Meccanizzata "Garibaldi", nonché varie Unità di supporto logistico.
In questa Unità confluiscono tre
Battaglioni Carri (8°
"M.O.V.M. Secchiaroli", 10° "M.O.V.M. Bruno", 13° "M.O.V.M.
Pascucci") , il 27° Battaglione Bersaglieri "Jamiano", il 20°
Gruppo Artiglieria da Campagna Pesante "Piave", il Battaglione
Logistico "Ariete", una Compagnia Controcarri, una Compagnia Genio
Guastatori ed il Reparto Comando e Trasmissioni.
Negli anni successivi l'organico varia più volte fino agli anni
'90 quando, a seguito del nuovo ordinamento che ricostituisce il
livello reggimentale, la Brigata si articola in: Comando, Reparto
Comando e Supporti Tattici "Ariete", 32° e 132° Reggimento
Carri, 11° Reggimento Bersaglieri, 132° Reggimento Artiglieria
da Campagna Semovente, Battaglione Logistico "Ariete" e Reparto
Sanità (in posizione quadro).
Il 1 luglio 2000 gli ultimi
cinque Leopard 1 hanno lasciato il 132°
Reggimento per essere inviati alla loro ultima dimora presso il 2°
CERMOT (CEntro Rifornimenti MOTorizzazione) di Lenta (VC).
Da questa data il 33° Reggimento Carri (successivamente sciolto il
30 giugno 2001) rimane l'unico reparto ad utilizzare il carro tedesco
nella sua configurazione iniziale.
I Reparti che costituiscono oggi la Grande Unità sono:
Da
informazioni tratte dal sito EI.
L'8^ Brigata Meccanizzata "Garibaldi" venne costituita in Pordenone il giorno 1 novembre 1975, per trasformazione dell'8° Rgt. Bersaglieri. A ricordo delle tradizioni risorgimentali dei Reparti Bersaglieri che formarono la nuova Unità, le venne assegnato il nome di "Garibaldi". Inquadrata nella Divisione Corazzata "Ariete", era formata da Comando, Reparto Comando e Trasmissioni, due Btg. Bersaglieri (3° "Cernaia" e 26° "Castelfidardo"), 7° Btg. Carri "M.O. Di Dio", 19° Gruppo Artiglieria da Campagna Semovente "Rialto" e un Btg. Logistico. Il 1° luglio 1976 incorporò anche l'11° Btg. Bersaglieri "Caprera".
Dall'ottobre 1986 incorporò anche il 73° Btg. Fanteria Arr. "Lombardia", sino allo scioglimento del Battaglione stesso.
Con l'abolizione del livello divisionale, sciolta la Divisione "Ariete", dall'11 ottobre 1986 la "Garibaldi" passò alle dirette dipendenze del Comando del 5° Corpo d'Armata.
Il 1 luglio 1991, nell'ambito di un riordinamento strutturale e strategico, la Brigata venne trasferita in Campania, alle dipendenze del Comando Regione Militare Meridionale. Nell'occasione, cambiò anche denominazione in 8^ Brigata Bersaglieri "Garibaldi", subendo un radicale riassetto. Si riordina, infatti, su 3° Btg. Bersaglieri "Cernaia" e 67° "Fagarè", 91° Btg. Fanteria "Lucania", 19° Gruppo Squadroni "Cavalleggeri Guide", 31° Btg. Carri "M.O. Andreani", 11° Gruppo Artiglieria da Campagna Semovente "Teramo" e Btg. Logistico "Garibaldi".
Nel 1992-'93, nell'ambito di un successivo riordinamento della Forza Armata, mutò ancora fisionomia organica e inquadrò Comando, Reparto Comando e Supporti Tattici, Reggimenti 8° e 18° Bersaglieri, Cavalleggeri "Guide" (19°), 131° Carri, 11° Artiglieria da Campagna semovente "Teramo", 91° Btg. "Lucania" e Btg. Logistico "Garibaldi".
Dal 1 settembre 1994, la sua denominazione
è Brigata Bersaglieri "Garibaldi" e nel corso del 1997 assunse
l'attuale configurazione (Reparto comando, due Rgt. Bersaglieri, un
Rgt. Carri, un Rgt. di Cavalleria, un Rgt. d'Artiglieria, un Rgt.
Genio), dislocata in Campania e in Calabria.
Prima Grande Unità dell'Esercito ad essere completamente
professionalizzata (costituita esclusivamente da Volontari in Ferma
Breve o Servizio Permanente), è stata assegnata al Comando
"Forze di Proiezione" per passare, dal 1° dicembre 2000, alle
dipendenze del 2° Comando Forze di Difesa, organizzata per essere
facilmente rischierata all'estero.
Da informazioni tratte dal sito dell'EI