il portale della Fanteria d'Arresto

63° btg.f.arr. "Cagliari"

Decorato di due Croci dell'Ordine Militare d'Italia, due Medaglie d'Argento, una Medaglia di Bronzo ed una Croce di Guerra al Valor Militare. Il battaglione festeggia il combattimento di Polazzo (02/07/1915) dove si guadagna la Medaglia d'Argento al Valor Militare. Costituito il 1 agosto 1862 si scioglie il 30 novembre 1991 a S. Lorenzo Isontino (Go).
Motto:"Procedere non recedere".

Nota sulle mostrine: il 63° btg.f.arr. Cagliari, inquadrato nella Div. Mec. "Folgore", portava la mostrina con i suoi tradizionali colori, sottopannata dal gladio e ala su campo azzurro della Div. Mec. Folgore. Allo stesso tempo, portava anche, come fregio da basco, quello della Div. Mec. Folgore e non quello normale da Fanteria. Dal 1986, con lo scioglimento della Divisione stessa, portò invece le mostrine con i propri colori tradizionali e il fregio da Fanteria.

LE DECORAZIONI AL MERITO:

CROCE DI CAVALIERE DELL'ORDINE MILITARE D'ITALIA (ALL'ARMA DI FANTERIA, 1915-1918)
Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, 1935-1936 (Etiopia)
Medaglia d'Argento al Valor Militare, 1912 (Libia, battaglia delle Due Palme)
Medaglia d'Argento al Valor Militare - 1915-1918 (1.a guerra mondiale - Carso, Trentino, Macedonia)
Medaglia di Bronzo al Valor Militare, 1941 (Bregu Scialesit, confine greco)
Croce di Guerra, 1940 (Moncenisio, fronte occidentale)
Croce di Guerra francese con Palma, luglio 1919 (Macedonia)

 

MOTTO:
Procedere non recedere

 

ORIGINI:
Il giorno 1 ottobre 1976, a seguito dello scioglimento dei Reggimenti, sulla base dei Quadri e dei Fanti del II/53° rgt. f.arr. "Umbria", viene costituito il 63° btg. f.arr. "Cagliari", ereditando dal 63° "Cagliari" la Bandiera, le tradizioni, il motto, le mostrine e il nome.

Il 63° btg. f.arr. “Cagliari”  trae le sue origini dal 63° reggimento fanteria che venne costituito il giorno 1 agosto 1862 nelle Lande di S. Maurizio (Vercelli).


 

VICENDE E FATTI D'ARME:

1862

1 agosto - Viene costituito il 63° reggimento fanteria.


1866

Partecipò alla 3^ guerra per l'indipendenza Nazionale, combattendo e distinguendosi a Custoza (Vr) e nella riconquista delle posizioni di monte Croce.


1871

Sciolte le Brigate permanenti, assume la denominazione di 63° reggimento fanteria "Cagliari".


1881

Viene riunito, col 64°, nella Brigata "Cagliari" e concorre alla spedizione di S. Marzano.


1887 - 1888

Partecipa alla guerra d'Africa.


1895 - 1896

Contribuisce alla formazione della spedizione per la guerra italo-abissina.


1911

Nel corso della guerra italo-turca è inviato in Libia.

11 ottobre - parte da Salerno.

20 ottobre - il I° Battaglione del 63° Fanteria entra in Bengasi.


1912

12 marzo - prende parte alla battaglia delle Due Palme. 
Per la condotta tenuta, guadagna la Medaglia d'Argento al Valor Militare.

            "Per la valorosa condotta tenuta dal II° battaglione nel combattimento delle Due Palme del 12 marzo 1912" (Libia, battaglia delle Due Palme, 12 marzo 1912).


1915

Allo scoppio della Grande Guerra raggiunge il fronte orientale dove viene impiegato sul basso Isonzo e partecipa con onore ai combattimenti di Polazzo e Monte Sei Busi.



1916

maggio e giugno - durante l'offensiva austriaca è impiegato nei combattimenti a Campo Molon, a Soglio d'Aspio, al Coston d'Arsiero e nella difesa di Monte Novegno.

agosto - viene inviato in Macedonia, dove si distingue nella battaglia per la conquista di Monastir.

16 novembre - il 63° Fanteria si spinse risolutamente a nord di Velusina espugnando le trincee avversarie.

Rimane in Macedonia sino al termine del conflitto, partecipando ai combattimenti dell'Ansa, del Cerna, di Monte Baba, di Bucin, di Sop e Cer.
Per la condotta tenuta nella Grande Guerra, riceve una seconda Medaglia d'Argento al V.M. e la "Croce di Guerra francese con Palma".

            "Con impeto generoso e alto spirito di sacrificio, i suoi intrepidi fanti si lanciavano ripetutamente all'attacco di minutissime posizioni nemiche pur con scarsissimi mezzi, dando largo contributo di sangue alla causa della Patria e alla gloria del suo nome." (Alture di Polazzo e Redipuglia, 30 giugno - 6 luglio 1915).
"Successivamente si distingueva per continue prove di tenacia e di valore nella cruente difesa della Regione di Campo Molon, Coston d'Arsiero e M. Novegno (maggio - giugno 1916) e nell'offensiva alleata per la conquista di Monastir (ottobre - novembre 1916)."


1926

viene inquadrato nella XXVI^ Brigata di Fanteria.


1934

25 settembre - da una Cp. di neo-costituzione (normalmente era la 13.a Cp.) del 63° Rgt.f. "Cagliari" ebbe origine, in Cesana Torinese, il IV Settore G.a.F. (Guardia alla Frontiera), che diventerà poi l'VIII Settore di Copertura. Rimane aggregato al 63° sino al 30 settembre: passa poi, dal giorno successivo, a far parte del 92° Rgt.f. "Basilicata".


1935

inquadrato nella divisione "Assietta", prende parte alle operazioni di Fronte Nord della guerra italo-etiopica.


1940

inquadrato nella 59° divisione di Fanteria "Cagliari", inizia la partecipazione alla 2^ guerra mondiale sul fronte alpino occidentale, distinguendosi sul Moncenisio.
Per la sua condotta, merita la Croce di Guerra.

            "In condizioni di clima eccezionalmente avverse, irrompeva dalle impervie pendici di confine e sotto violenti bombardamenti di artiglieria ed efficace fuoco di mitragliatrici, penetrava nel munito sistema difensivo del nemico e raggiungeva di slancio gli obbiettivi assegnatigli." (Colle Piccolo Moncenisio - Rio d'Ambin - Bramans - Vallone di S. Anna, fronte occidentale, 21 - 24 giugno 1940).

dicembre - viene inviato in Albania dove prende parte all'offensiva in Val Desnizza.

 

1941

aprile - contribuisce, in modo determinante, alla battaglia di Bregu Scialesit.
Per la condotta tenuta riceve la Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

            "In due mesi e mezzo di operazioni, svolte in terreno difficile e sotto un clima inclemente oppose dapprima all'avversario una barriera insormontabile e ne fiaccò quindi la resistenza muovendo ripetutamente all'attacco di posizioni fortemente guarnite. Il 14 aprile, apertosi con forza un varco nel dispositivo nemico, svolgeva ardita manovra sul fianco avversario, scardinandone le successive difese e contribuendo così, in modo decisivo, all'esito vittorioso della battaglia" (Bregu Scialesit, confine greco, 12 febbraio - 22 aprile 1941).

Terminate le ostilità sul fronte albanese, viene inviato in Grecia per svolgervi compiti di presidio e contro guerriglia.

settembre 1943 - a seguito degli eventi determinati dall'armistizio viene sciolto.

 

1976

1 ottobre - sulla base dei quadri e dei fanti del II/53° rgt. f.arr. "Umbria", viene costituito il 63° btg. f.arr. "Cagliari", che eredita dal glorioso 63° "Cagliari" la Bandiera, le tradizioni, il motto, le mostrine e il nome.
Sede viene definita S. Lorenzo Isontino (caserma Colinelli), con un distaccamento a Farra d'Isonzo (caserma Toti) e un altro distaccamento a Lucinico (caserma Pecorari).
Viene inquadrato nella Brigata Meccanizzata "Gorizia" (con sede a Gorizia), facente parte della Divisione "Folgore".


1986

1 ottobre - vengono sciolte le Divisioni e rimane inquadrato nella Brigata "Gorizia". 


1991

30 novembre - il Battaglione viene sciolto.


La Bandiera del 63°, che oltre alle decorazioni sopra menzionate si fregia di due Croci di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, è custodita a Roma, presso il Vittoriano nel "Sacrario delle Bandiere", assieme a tutti gli altri vessilli delle varie Unità soppresse dell’Esercito Italiano.

            CROCE DI CAVALIERE DELL'ORDINE MILITARE D'ITALIA (ALL'ARMA DI FANTERIA)

            "Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento: audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia" (1915-1918).

            CROCE DI CAVALIERE DELL'ORDINE MILITARE D'ITALIA

            "Pari alla sua fama, millenaria espressione purissima delle alte virtù guerriere della stirpe, si prodigava eroico e generoso, tenace in tutte le battaglie dando prezioso contributo di valore e di sangue alla vittoria" (Guerra italo-etiopica, ottobre 1935 - 5 maggio 1936).



FESTA DEL CORPO:
2 luglio - anniversario dei combattimenti di Polazzo (1915).

CAMPAGNE DI GUERRA:
1866 (terza indipendenza)
1887-88 (Eritrea) (3.a cp.)
1911-12 (Libia)
1915-18 (prima mondiale)
1935-36 (Africa Orientale)
1940-43 (seconda mondiale)

CADUTI SUL CAMPO DI BATTAGLIA:
Ufficiali
Sottufficiali e Militari di Truppa

DECORATI AL VALOR MILITARE:
Medaglie d'Oro  2
Medaglie d'Argento
Medaglie di Bronzo

Medaglia d'Oro al Valor Militare

CORNOLDI ARISTIDE GIOVANNI
Capitano Fanteria, I^ compagnia del 63° rgt. fanteria

alla memoria - Data del conferimento: 11 - 1912 R.D.

Motivo del conferimento

Sotto un violentissimo fuoco di fucileria nemica, primo a lanciarsi con la compagnia all'assalto della posizione fortemente tenuta dall'avversario, nel momento in cui la conquistava, colpito in fronte, cadeva morto.
Due Palme (Bengasi), 12 marzo 1912.

 


CAPOZZI ANDREA
Capitano cpl. - 63° rgt. fanteria

alla memoria - Data del conferimento: 1941

Motivo del conferimento

Comandante di una compagnia fucilieri, dava costante esempio ai propri uomini di coraggio ed alto sentimento del dovere. Dopo essersi offerto più volte volontario per missioni molto rischiose, muoveva decisamente all’attacco di una aspra e munita posizione avversaria.
Animatore magnifico, conscio della gravità del compito affidato al proprio reparto, entusiasmava i dipendenti, irridendo il rischio ed esaltando la bellezza dell’impresa. Colpito presso il reticolato avversario da una raffica di mitragliatrice, si risollevava in un supremo sforzo, ordinando ai propri uomini di non curarsi di lui ed incitandoli a proseguire decisamente nell’azione; una seconda raffica nemica lo abbatteva definitivamente.
Meravigliosa figura di soldato e di comandante. Riconfermava sino al supremo olocausto, lo spirito di sacrificio ed il coraggio indomito che già in passato ne avevano fatto un eroico combattente.
Bregu Scialesit, 12 febbraio -8 marzo; Quota 717 di Bregu Rapit (Fronte greco), 9 marzo 1941.

Documentazione fotografica del degrado

Caserma "Federico Colinelli" - S. Lorenzo Isontino (Go)

Colinelli (Medaglia d'Oro al V.M.)
Sottotenente cpl. 90 Rgt. Alpini
Luogo di nascita:

Alla memoria
Già volontario di guerra in terra d’Africa, otteneva dopo insistenti richieste di essere inviato sul fronte russo. Comandante di compagnia, le infondeva tutto il suo giovanile entusiasmo e la sua ardente fede, facendone un vibrante strumento di guerra. Impegnato in aspro combattimento offensivo guidava con valore e perizia il reparto trascinando i suoi alpini — galvanizzati dall’eroico esempio del loro comandante — fin sulle munite posizioni nemiche annientandone i difensori, numericamente superiori. In successiva azione, attaccato da rilevanti forze corazzate nemiche seguite da fanterie, sprezzante di ogni pericolo, sempre presente ove più cruenta era la mischia, accettava l’impari lotta e, malgrado le gravissime perdite subite, riusciva a fermare l’ondata nemica attaccante contrassaltandola subito dopo alla testa degli eroici superstiti. Colpito mortalmente e trasportato a forza ad un posto di medicazione, si preoccupava solo del proprio reparto e che la notizia della sua morte venisse celata al fratello, comandante di batteria alpina operante sullo stesso fronte, affinché potesse continuare sereno e preciso il suo tiro. Nella lunga e dolorosa agonia un solo pensiero: i suoi alpini; un solo desiderio: ritornare in linea. Sublime esempio di fermezza, di fede, di eroica abnegazione. Fronte russo, Ovest di quota 205, 6-24 dicembre 1942; Quadrivio di Seleni Far, 30 dicembre 1942,


Caserma "Enrico Toti" - Farra d'Isonzo (Go)
Già sede Comando del XVI btg.pos.

Enrico Toti (Medaglia d'Oro al V.M.)
Bersagliere, III btg. bersaglieri ciclisti del 3° Rgt.
Luogo di nascita: Roma
Data del conferimento: 04/12/1916
Volontario, quantunque privo della gamba sinistra, dopo aver reso importanti servizi nei fatti d’arme dell’aprile a quota 70 (est di Selz), il 6 agosto, nel combattimento che condusse all’occupazione di quota 85 (est di Monfalcone). Lanciavasi arditamente sulla trincea nemica, continuando a combattere con ardore, quantunque già due volte ferito. Colpito a morte da un terzo proiettile, con esaltazione eroica lanciava al nemico la gruccia e spirava baciando il piumetto, con stoicismo degno di quell’anima altamente italiana. Monfalcone, 6 agosto 1916.

La Brigata Meccanizzata "Gorizia" era una grande Unità elementare, in quanto riuniva organicamente unità delle varie Armi e dei Corpi logistici, indispensabili per la condotta del combattimento. Era, pertanto, un complesso di forze pluriarma, tatticamente e logisticamente autonomo, che disponeva in proprio: di una organizzazione di comando e di unità delle trasmissioni per l'azione di comando e controllo; di unità meccanizzate, carri e controcarri per lo sviluppo della manovra offensiva e difensiva; di unità di artiglieria per il sostegno del fuoco; di unità del genio per agevolare il movimento proprio e per ostacolare quello dell'avversario; di una organizzazione logistica sia per la cura e lo sgombero dei feriti e degli ammalati sia per il rifornimento delle unità e per la riparazione dei materiali.

La Brigata Meccanizzata "Gorizia" (sede nella caserma "Guella" a Gorizia) venne costituita il 20 ottobre 1975 a Gorizia, sulla base del Comando 82° rgt.f. "Torino" contestualmente sciolto. Fu inquadrata nella Divisione meccanizzata "Folgore" fino al 1986, dopodichè autonoma alle dipendenze del 5° Corpo d'Armata fino al 1996, anno di sciogliemento.

Nel 1983, risultavano alle sue dipendenze:

  • 41° btg. Fanteria meccanizzato "Modena" - Sede: Villa Vicentina (Go)
  • 82° btg. Fanteria meccanizzato "Torino" - Sede: Cormons (Go)
  • 183° btg. Fanteria meccanizzato "Nembo" - Sede: Gradisca d'Isonzo (Go)
  • 63° btg. Fanteria d'Arresto "Cagliari" - Sede: S. Lorenzo Isontino (Go)
  • 22° btg. Carri "Piccinini" - Sede: S. Vito al Tagliamento (Ud)
  • 19° Gruppo Squadrone Esplorante "Saluzzo" - Sede: Gorizia
  • 46° Gruppo Artiglieria da campagna "Trento" - Sede: Gradisca d'Isonzo (Go)
  • Btg. Logistico "Gorizia" - Sede: Gradisca d'Isonzo (Go)
  • Cp. Controcarri - Sede: Gorizia
  • Cp. Genio pionieri - Sede: Cormons (Go)

Nel 1976 la Brigata ha partecipato attivamente all'opera di soccorso delle popolazioni del Friuli colpite dal terremoto: per il generoso impegno profuso è stata insignita di una Medaglia d'Argento al Valor Civile, con la seguente motivazione:

"In occasione del gravissimo sisma del Friuli, che causava numerosissime vittime ed ingenti danni, la Brigata meccanizzata "Gorizia" interveniva con uomini e mezzi prodigandosi con tempestività ed impegno nelle operazioni di soccorso ai sinistrati. Malgrado le difficili condizioni ambientali si adoperava nella ricerca di civili sepolti sotto le macerie, nel pronto soccorso e nel ricovero dei numerosi feriti, contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi ed a restituire coraggio e fiducia alle popolazioni colpite".

Con l’abolizione del livello divisionale, dal giorno 1 novembre 1986 la “Gorizia” passò alle dipendenze del Comando del 5° Corpo d’Armata.

Dal 1992, a seguito del riordinamento della forza armata, la Brigata, subito un radicale riassetto organico, inquadrò:

  • Comando
  • Reparto Comando e Supporti Tattici
  • 41° rgt.f. "Modena"
  • 82° rgt.f. "Torino"
  • 2° Reggimento carri
  • 184° Reggimento Artiglieria da Campagna “Filottrano”
  • Battaglione Logistico “Gorizia”. 

Dal 2 marzo al 4 aprile e dal 4 settembre al 4 novembre 1993 la Brigata è impegnata in Sicilia nell’operazione “Vespri Siciliani” per il controllo del territorio quindi concorre, nella zona orientale del nord Italia, all’operazione “Testuggine” (1994).
Dopo aver reiterato l’operazione “Vespri Siciliani” dal giorno 11 novembre 1994 la “Gorizia” partecipa con un reggimento di formazione alle operazioni di soccorso alle popolazioni alluvionate del Piemonte.

La Brigata è stata soppressa, a seguito di un ulteriore riordinamento dell'EI, nel 1996.